Associazione di donne operate di tumore al seno
I cereali, coltivati e consumati in ogni parte del mondo, sono ricchi di carboidrati, e nella loro forma integrale, rappresentano una fonte di approvvigionamento per il nostro organismo di fibre e di altri nutrienti importantissimi come ferro, magnesio, potassio, vitamine B1, B2, B6, ferro, vitamina E ed acido folico.
I cereali classici della nostra tradizione sono:
frumento, orzo, avena, riso, miglio, e mais.
Tipi di frumento
Esistono 5 principali specie di questo cereale. Tra quelle maggiormente utilizzate per l’alimentazione umana troviamo due tipologie classificate in base alla difficoltà di macinazione:
Il grano duro (Triticum durum), impiegato per ricavare la semola, caratterizzata da granelli più consistenti, da cui si ottengono alcuni tipi di pasta secca a livello industriale e per pane come quello di Altamura.
Il grano tenero (Triticum aestivum), che si frantuma con maggiore facilità e se ne ricava la farina Con entrambi i tipi di farina si possono preparare dolci, biscotti, pane e pasta.
Il grano e la farina integrale sono caratterizzati dalla presenza della crusca. Quest’ultima, infatti, non viene rimossa durante il processo di lavorazione e macinazione. Questa è più raffinata e contiene quindi un maggior quantitativo di fibre e si presenta più completa dal punto di vista nutrizionale. Risulta pertanto indicata in caso di problemi di transito intestinale per contrastare la stitichezza.In generale, le sostanze nutritive sono preservate maggiormente in questo tipo di grano. Si tratta comunque di un cereale non adatto a chi soffre di celiachia poiché contiene glutine.Ma negli ultimi anni sono stati introdotti alcuni cereali provenienti dal mondo: Quinoa e Amaranto per fare un esempio.
Il Farro (Triticum dicoccum) è un cereale che appartiene alla famiglia delle graminacee. Ricco di nutrienti, ha anche un alto contenuto di selenio che contrasta i radicali liberi. Povero di aminoacidi essenziali, è invece una buona fonte di vitamine e sali minerali. Contiene vitamine dei gruppi A, B, C, E oltre a calcio, fosforo, sodio, magnesio e potassio.È una buona fonte di proteine e ferro e contiene molta fibra.
La sua proprietà principale, però, risiede nel contenuto di selenio e di acido fitico che contrastano l'azione dei radicali liberi, i maggiori responsabili dell’invecchiamento e di tutte le forme di degenerazione cellulare, per esempio i tumori. Poco usato in quasi tutta Italia, il farro è però molto diffuso in Toscana, in particolare in Garfagnana dove si utilizza in tante ricette diverse, dall’antipasto al dolce.I costi di produzione del farro sono piuttosto elevati e questo giustifica il prezzo di vendita sul mercato che è più alto rispetto a quello di altri cereali.Con il nome farro si trova sul mercato sia il Triticum dicoccum, il vero farro, sia il Triticum spelta, il cosiddetto farricello o falso farro. Il farricello, pur essendo molto simile al vero farro o gran farro, non ha le stesse proprietà. Poiché vengono commercializzati entrambi con il nome di farro non è semplice distinguerli, o almeno non è semplice prima di averli cotti.Il farricello, detto anche spelta, può essere cotto anche senza metterlo prima in ammollo e tende a impastarsi durante la cottura, mentre il vero farro mantiene, anche a cottura ultimata, un cuore leggermente duro.
L’Orzo è un’erba annuale selvatica, ma comunemente coltivata nella sua forma comune, appartenente alla famiglia delle Graminacee. Dalla pianta si ricava un cereale, l’orzo alimentare, in grado di soddisfare gran parte dell’alimentazione del mondo intero. Tale specie è suddivisa in due sottospecie: l’orzo volgare spontaneo (selvatico) e l’orzo volgare volgare (domesticato). Esso è senza dubbio il cereale più antico che sia stato mai coltivato dall’uomo.
La composizione nutrizionale dell’orzo è assai simile a quella del mais, però è lievemente più ricco in proteine e più povero in lipidi., per il suo 70 % è composto da carboidrati, un 10% circa di fibre e un 12% circa di acqua.
Ricco di minerali come fosforo, potassio e magnesio soprattutto, ma anche ferro calcio, silicio e zinco. Presenti anche vitamine del gruppo B ed E. Totalmente assenti la C e la A. Attraverso un procedimento che prevede la germinazione, l’essiccatura e la cottura in acqua, dall’orzo si ricava anche il malto d’orzo. Ricco di tutte le proprietà tipiche di questo cereale è possibile trovarlo sia in forma liquida che in polvere. La forma liquida, si presenta dalla consistenza densa e giallastra ed un sapore dolciastro, meno intenso dello zucchero grazie alla presenza di acqua.
Utilizzato spesso in sostituzione di zucchero o miele nella dolcificazione di bibite, dolci o lievitati.
L'amaranto, assieme alla quinoa, rappresenta uno degli alimenti antichi utilizzati già ai tempi degli Aztechi e dei Maya. È un antico cereale, anche se del cereale non ha tutte le caratteristiche. Rientra nella categoria dei cereali per il contenuto di carboidrati ma in realtà l’amaranto è differente dai comuni cereali che noi conosciamo, come il farro, l’orzo, la segale o il kamut.
Ancora poco conosciuto, è un ingrediente in grado di arricchire la nostra cucina e le nostre tavole. Certo, bisogna conoscerlo e imparare ad amarlo. I benefici che ha per la salute sono molteplici. Se già antichi popoli come i Maya e gli Aztechi utilizzavano questo prezioso cereale, possiamo pensare che fosse un alimento in grado di apportare grande beneficio. E così infatti è. Le coltivazioni maggiori presenti ad oggi sono in Sud America dove viene coltivato e poi esportato nel mondo. Si presenta in piccoli granelli, fini e leggermente dorati che si prestano a diverse preparazioni in cucina. Le proprietà dell’amaranto L’amaranto rientra nella categoria dei cereali, ma è un cereale particolare e speciale, degno di nota. Contiene una buona quantità di calcio, tre volte superiore rispetto alla media degli altri cereali. Non solo: è un alimento ricco di ferro, magnesio, fosforo, potassio e vitamina C. Ecco perché le antiche popolazioni lo utilizzavano, assieme a quinoa e mais. Cosa accomuna inoltre amaranto, quinoa e mais? Sono tutti e tre senza glutine! Sono quindi alimenti adatti anche a chi è intollerante al glutine ma soprattutto benefici per tutti, perché si sa, il glutine non è un elemento facilmente digeribile e assimilabile, anche per tutti coloro che non presentano una intolleranza dichiarata. L’amaranto è anche un concentrato di proteine: supera la maggior parte dei cereali perché il contenuto proteico si aggira attorno al 13-14%. E le proteine dell’amaranto sono considerate migliori di altre perché contengono anche la lisina che è un amminoacido assente o quasi nei cereali. È altamente digeribile, con valori nutrizionali completi ed è facile da preparare. Per le sue proprietà, agisce favorevolmente per abbassare il colesterolo e possiede una spiccata azione antinfiammatoria che rende l’amaranto il cereale ideale per prevenire malattie come diabete, ictus e disturbi cardio-circolatori. Come preparare l’amaranto L’amaranto si presenta in piccoli granelli che possono essere cotti come la quinoa o la pasta. Si porta ad ebollizione l’acqua, si può salare a piacere e si aggiunge la quantità di amaranto desiderata. C’è da tenere presente che il volume aumenta fino a raddoppiare dopo la cottura e l’amaranto diventa un morbido e leggermente colloso. Questa sua caratteristica lo rende perfetto per la creazione di tortini, per fare biscotti o pane, per legarlo a qualsiasi altro alimento. Ottimo anche per i dolci!
Continua.......